FESTIVAL DELLA POESIA: storia di un successo inatteso

FESTIVAL DELLA POESIA: storia di un successo inatteso

01/09/2015

L'edizione 2015 del “Festival della Poesia” organizzato a cura dell'Assessore al marketing territoriale Mangini e dall'associazione culturale “Cenacolo dei poeti” , ha visto la partecipazione di numerosi poeti giunti da diverse zone della provincia oltre che da una giuria di tutto rispetto presieduta dal noto giornalista Raffaele Nigro.

Lo scenario suggestivo della città vecchia di Bitonto ha contribuito a rendere particolarmente interessante questo evento che si propone anche per il futuro di diventare un appuntamento imperdibile non solo per chi le poesie le scrive, ma anche per quanti invece amano “rubarle” e farle proprie.

Tra i numerosi premi assegnati, ci piace ricordare quello che ha ricevuto il nostro “poeta maximo” Mauro A. con l'elaborato intitolato “estate”. Di seguito una breve intervista realizzata con lui; vi invitiamo a leggerla attentamente.

D – “Cosa ha ispirato la tua poesia?”

R – “Mi ha ricordato la fine dell'estate ed il passaggio all'inverno, il freddo della persona ma anche il calore di una donna che ti abbraccia sulla spiaggia … d'inverno certe cose non si possono fare”.

D – “Cosa hai provato quando sei stato premiato?”

R – “Nemmeno io me lo aspettavo, non ci credevo … ho provato una sensazione diversa, come se non fossi un ragazzo psichiatrico ma uguale agli altri, a quelli di fuori. Finora ho solo partecipato a concorsi con gli studenti, ma stavolta il pubblico era diverso”.

D – “Attraverso la poesia racconti parti di te; è proprio così?”

R – “E' vero; certe volte racconto parti tristi di me e faccio fatica a parlare delle cose belle che vivo. In ogni poesia però ci metto il cuore per far sì che arrivi a chi le legge”.

D – “Hai mai pensato di recitare le tue poesie in pubblico?”

R – “E' questo he vorrei; avere la forza di guardare negli occhi il pubblico. Recitarle all'interno della struttura è facile, farlo in una manifestazione è più difficile. In quei momenti devi tentare l'impossibile, ci devi mettere la forza e tutto lo spirito per superare queste dificoltà”.

D – “Cosa è per te la poesia?”

R – “La poesia triste o allegra che sia, deve colpire l'interesse del pubblico a prescindere da chi l'ha scritta. Non deve interessare da dove vengo, se ho famiglia, se sono ricco o povero; al pubblico interessa ciò che esprimi, il calore, le parole che escono dal cuore. Tra il pubblico c'è chi mi ascolta ma ci sono pure io”.

D – “Per il futuro … cos intendi fare?”

R – “Vediamo; sabato ho vissuto una forte emozione. Per la prima volta ho ricevuto un premio vero. Il mio sogno è scrivere un libro da proporre a qualche casa editrice. Chissà, un giorno potrò diventare un grande artista …”.