Rete di Vita
Rete di Vita
“Ero angosciata al pensiero di dover lasciare mia figlia in un posto sconosciuto, con gente sconosciuta…
Oggi posso urlare che noi abbiamo ritrovato una vera famiglia a cui ci siamo affezionati!
Io ho imparato ad accettare a capire la sua malattia grazie ai frequenti incontri con tutti gli operatori, con gli stessi utenti e i loro familiari, incontri conclusi quest'anno con lo splendido pomeriggio trascorso a Parco 2 giugno a Bari, dove mi sono sentita parte di una grande rete di solidarietà.
Sono infinitamente grata a tutta la CRAP per tutto quello che viene fatto per aiutare i ragazzi ad alleviare le proprie sofferenze e riabituarsi ad amare la vita”.
GRAZIE DA UNA MAMMA…
È con l'immagine di una rete che le famiglie e gli ospiti della Crap Anthropos di Giovinazzo martedì 23 maggio, presso Parco Due Giugno di Bari, hanno concluso per quest'anno il percorso " Caffè in famiglia".
Una rete fatta di fili di lana colorati che ha legato ognuno al mignolo della mano sinistra, come narra un'antica leggenda orientale a proposito dell'incontro con la propria anima gemella.
Una rete fatta di sogni, speranze, idee, una rete di sostegno e di fiducia, tra le famiglie, i pazienti e l'equipe.
Un pomeriggio all'insegna dello scambio e della condivisione, del gioco e della meraviglia, della lentezza, quella del godere della natura e dell'amore con la A maiuscola.
Le diversità si sono fatte simili e le diffidenze sono diventate affetti sinceri ed autentici, come solo accade a chi si apre alla trasformazione e al cambiamento, ognuno con le proprie paure, ognuno pronto a combattere contro le personali avversità.
Madri, figli, fratelli, padri, cognati, operatori si sono concessi di esprimersi liberamente e di lasciarsi andare, forgiando l'immagine più bella, quella con cui ci siamo lasciati, quella di un cerchio, il "cerchio dell'alleanza", come lo ha definito la piccola Grazia.
"I pescatori sanno che il mare è pericoloso e le tempeste terribili, ma non hanno mai considerato questi pericoli ragioni sufficienti per rimanere a terra".(Vincent van Gogh)